25 novembre 2017
MAON, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende (CS)
25 novembre 2017, orre 18:00
Presentazione
ARCHIVIO ACHILLE CAPIZZANO
artista rendese a cui è intitolato il Centro “A. Capizzano - MAON”
iniziativa promossa dal Centro “A. Capizzano - MAON” assieme al Comune di Rende e al “Centro Aleph” di Lamezia Terme
Al MAON, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende (Cosenza), si terrà il 25 novembre alle ore 18 la presentazione dell’ARCHIVIO ACHILLE CAPIZZANO, l’artista rendese a cui è intitolato appunto il Centro “A. Capizzano - MAON”, che ha promosso l’iniziativa assieme al Comune di Rende e al “Centro Aleph” di Lamezia Terme.
A vent’anni dalla fondazione del Centro viene istitutivo l’archivio dell’artista messo a disposizione dai figli Giuseppe e Anna, e che contiene tutte le copie dei documenti, delle fotografie e dei materiali legati all’attività di Achille Capizzano.
Interverranno: Sandro Principe, fondatore del Centro "A. Capizzano", Antonio Coscarella, presidente del Centro "A. Capizzano", Tonino Sicoli, direttore del MAON, e Stefania Tavolaro, laureata al DAMS dell'Università della Calabria con una tesi su Achille Capizzano.
Sarà presente Giuseppe Capizzano, figlio dell'artista.
L'avvenimento si inserisce nel programma della iniziative per la celebrazione del Ventennale, che hanno in corso in questi giorni un’importate mostra “MAON. LA COLLEZIONE / Arte del XX e XXI secolo e la Calabria”, curata da Bruno Corà e Tonino Sicoli, sulla collezione del Novecento, che presenta i più significativi artisti calabresi del secolo scorso e degli inizi del ventunesimo, a partire da Umberto Boccioni e le avanguardie storiche, fino allo stesso Capizzano e Rotella, nonché agli esponenti dell’arte contemporanea, comprese le più giovani generazioni.
ACHILLE CAPIZZANO è nato a Rende nel 1907, si forma a Roma, dove si trasferisce nel 1923, frequentando dapprima il Liceo Artistico con il professore di ornato Paolo Paschetto, poi l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Ferruccio Ferrazzi, professore di Decorazione murale. Della fine degli anni Venti sono gli affreschi realizzati per l’anticamera e lo studio del Ministro dell’Educazione Nazionale insieme al suo maestro del liceo, da cui apprende la tecnica dell'affresco e che sostituirà nella cattedra nel 1949. Nel 1931 fonda a Roma, insieme all'architetto Luigi Moretti, il Centro d'Arte, spazio operativo specializzato in diverse attività artistiche tra cui grafica e decorazione. Nel 1933 e nel 1937 Capizzano affianca Moretti, nominato direttore dell'Ufficio Edilizio dell'Opera Balilla,nella decorazione della Casa G.I.L. di Piacenza e nei lavori per il Foro Mussolini, oggi Foro Italico. Capizzano realizza i mosaici attorno alla Fontana della Sfera e lungo il viale, inaugurato nel 1937 ma completato sei anni più tardi. In quegli anni Capizzano esegue una serie di altri lavori, tra cui l’affresco nella sala delle adunate della Casa del Fascio di Monte Sacro, le tempere per l’Aula Magna dell’Accademia Fascista e alcuni disegni per il Colosso di Bellini a Monte Mario, nel 1935 le decorazioni per il Padiglione per l’Assistenza all’Infanzia alla Mostra delle Colonie Estive, nel 1936 gli affreschi nell’Accademia di Scherma e i mosaici per la Piazza Imperiale.
Dal 1937 seguono altri prestigiosi incarichi presso la Palestra del Duce alle Terme dell’Auditorium del Foro, il concorso per il Ministero degli Affari esteri nel 1938 e nel 1940 per il Palazzo del Littorio in Viale Aventino. Nel 1940 vince, insieme a Gentilini, Guerrini e Quaroni, il concorso per le decorazioni parietali del Palazzo dei Congressi all’EUR, per il quale realizza il bozzetto L’Impero poi mai realizzato. Dal 1939 al 1951 è docente presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.
Dal 1942 al 1943 esegue per l’architetto Adalberto Libera la decorazione dell’Albergo Mediterraneo di Roma. L’anno successivo riceve un Premio dall’Accademia di San Luca ed espone in una personale presso l’Unione Provinciale Fascista dei Professionisti e Artisti. Nel dopoguerra espone alla II Mostra d’Arte Contemporanea tenutasi a Roma presso la Galleria Gregoriana nel 1945 e realizza un grande dipinto per il Cinema Rivoli di Roma nel 1946. Nel 1947 realizza il Manifesto per la Prima Mostra d’Arte Sacra Calabrese in occasione del terzo Congresso Eucaristico Regionale e sempre nello stesso anno partecipa alla VIII Biennale Calabrese della Mattia Preti di Reggio Calabria. Nel 1949 esegue le decorazioni e gli arredi dell’Hotel Hassler a Trinità dei Monti a Roma e le pitture della cupola di S. Maria di Costantinopoli a Rende.
Il 28 luglio 1951 Achille Capizzano muore a Roma a causa di alcune complicazioni insorte dopo un banale intervento chirurgico. (Silvia Pujia)
Bibliografia essenziale: V. Perugini, Achille Capizzano pittore, L. Pellegrini Editore, Cosenza 1966; M. Brunetti, T. Sicoli (a cura di), A. Capizzano, catalogo della mostra a Palazzo Vitari, Rende, 1998, Fratelli Palombi Editori, Roma 1998; T. Sicoli, M. Di Stefano (a cura di), Achille Capizzano. Arte pubblica e arte privata, catalogo della mostra al Museo del Presente, Rende, Edimond, Città di Castello 2010.