4 maggio 2018
MAON, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende (CS)
4 maggio 2018, orre 18:00
DAL CUBO BIANCO AL CUBO NOMADE
Pratiche di decostruzione dell’istituzione museale
di Silvia Pujia
prefazione di Simonetta Lux
postfazione di Giorgio De Finis
edito da Sensibili alle foglie
Interverranno: Simonetta Lux, già ordinario di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università "La Sapienza" di Roma, Tonino Sicoli, direttore artistico del MAON, Cesare Pietroiusti, artista, e Silvia Pujia, autrice del libro.
Il volume è l’esito del Master in Curatore di Arte Contemporanea conseguito nel 2012 presso l’Università di Roma Sapienza. Intende rintracciare le principali trasformazioni museologiche avvenute nel corso XX secolo - dalle Avanguardie passando per l’Institutional Critique degli anni Sessanta e Settanta fino agli anni Ottanta del Novecento - concentrandosi poi sulle tendenze che negli ultimi decenni hanno contribuito a decostruire la convinzione che l’arte abbia bisogno necessariamente di un luogo in cui dimorare.
Vuole quindi essere una riflessione sull’identità e sulla validità del museo oggi e nel farlo intende tracciare una panoramica delle istituzioni museali nate o che stanno nascendo per le quali il contenitore conta più del contenuto, o meglio il cui contenitore è diventato esso stesso contenuto.
Parallelamente dedica grande attenzione alle recenti istanze critiche nei confronti dei luoghi istituzionali e deputati del mondo dell’arte, che per intento programmatico e modalità operative sono ascrivibili a un’attuale critica istituzionale, potremmo dire di terza generazione. Nuove idee di museo, di un museo altro, a carattere rizomatico e aperto alla contaminazione continua che estende il proprio campo d’azione oltre il suo contenitore per inserirsi nomadicamente in qualsiasi luogo, come esito finale della decostruzione in vari stadi del museo neutrale, asettico e chiuso del White cubemodernista.
Nel dettaglio vengono analizzate tre esperienze, tutte romane, che si pongono al di fuori delle pratiche istituzionali o istituzionalizzate sia in senso fisico, non agendo se non in modo parassitario negli spazi espositivi ufficiali, che per intenti: il Museo dell’Altro e dell’Altrovedi Metropoliz_città meticcia di Giorgio De Finis, il Museo all’aria aperta di Fausto Delle Chiaie e il Museo dell’arte contemporanea italiana in esilio di Cesare Pietroiusti.
Silivia Pujia (Lamezia Terme, 1985) Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Roma Sapienza dove consegue il Master in Curatore di Arte Contemporanea. Attualmente è docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e collabora con diversi enti museali del territorio calabrese tra cui il MAON di Rende e il MARCA di Catanzaro. Affianca alla pratica critica e curatoriale quella artistica, interessandosi alle attuali istanze pubbliche e relazionali.
Simonetta Lux è stata dal 1997 professore ordinario di Storia dell'arte contemporanea presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e direttore del MLAC (Museo Laboratorio di Arte contemporanea dell'Ateneo).
Nel 1977-78 fonda, con altri studiosi, la Società Italiana per l'Archeologia Industriale, per promuovere attività di studio e di tutela dei fenomeni artistici e architettonici della età industriale. Imposta, a partire dal 1978, con l'I.C.C.D. il problema di un nuovo modello di schede che integri e completi l'analisi finora solo formale e stilistica. Nel 1986 progetta e realizza a Roma il primo Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, che dirige fino al 1990 e di nuovo a partire dal gennaio 2000. Nel 1990 è chiamata come docente presso l'Università della Tuscia, a Viterbo, e lì fonda il nuovo pluridisciplinare Museo laboratorio delle Arti Contemporanee, istituito nel 1995.
Nell'autunno dello stesso anno realizza presso la Fondazione Attilio Pierelli di Bomarzo il Centro Studi della Scultura dell'Università. È stato membro Delegato dell'Ateneo della Tuscia nel progetto interuniversitario MUSIS-Museo della Scienza e dell'Informazione Scientifica. E’ membro del Comitato scientifico del MAON.
Cesare Pietroiusti (Roma, 1955) artista. Laureato in Medicina con tesi in Clinica Psichiatrica, è co-fondatore con Sergio Lombardo del Centro Studi Jartrakor, Roma (1977) e della Rivista di Psicologia dell’Arte ( 1979).
Nella seconda metà degli anni Ottanta dà vita insieme a Salvatore Falci, Stefano Fontana, Pino Modica e Domenico Nardone all’esperienza del gruppo di Piombino, che sperimenta, in anticipo di circa un decennio sull’arte 'relazionale', il coinvolgimento, attraverso stimoli estetici, di un pubblico inconsapevole. Dal 2005 è co-curatore del Sound Art Museum di Roma e nel 2007 ha fondato, insieme con il collettivo Space di Bratislava, l’Evolution de l’art, la prima galleria d’arte che vende soltanto opere. Nel 2010, in collaborazione con Alessandra Meo, Mattia Pellegrini e Davide Ricco, fonda il Museo dell'arte contemporanea in esilio, un museo senza sede fisica fissa che, concepito come entità nomade, intende raccogliere su tutto il territorio italiano opere realizzate da personalità singole o collettive che svolgono attività creative sorprendenti, eterodosse, fuori dai circuiti della comunicazione mediatica.
La serata è organizzata dal Centro “A. Capizzano” di Rende, col patrocinio del Comune di Rende e in collaborazione col Centro Alpeh di Lamezia Terme.