La storia del MAON è una storia di primati.
Sono passati ormai 22 anni dalla fondazione del MUSEO e le mostre che si sono susseguite in questi anni sono nate e maturate dalla radice comune della costante e faticosa ricerca artistica di chi fino all’ultimo respiro ha cercato, incontrato, sostenuto gli artisti del MAON.
Non è stato vano il tempo trascorso nello studio e nella ricerca. Autori nuovi appena incrociati, artisti maturi ed esperienze nazionali ancora una volta in questa sfida della COLLEZIONE si incontrano.
Un nucleo di opere già presenti nelle precedenti esposizioni, si affiancheranno dal 6 luglio fino al 30 settembre con esperienze di artisti che negli ultimi anni hanno fatto ingresso con donazioni e la cui disponibilità alla pubblica fruizione in quanto offerta culturale, continua a sottolineare il ruolo del MAON vero e proprio conservatore, tutore e divulgatore d’arte del nostro tempo.
Trenta opere aderiscono alle pareti del MAON come lettere di un discorso a volte chiaro a volte sconnesso. Nessun ordine di successione cronologica delle opere, né degli artisti che sono qui riuniti cromaticamente, nel tentativo di emozionare attraverso i colori e le forme.
Singolari si dimostrano alcune esperienze pittoriche coraggiosamente affiancate ad artisti delle avanguardie, anche se intenzionalmente distanti l’una dall’altra. L’archivio del MAON racchiude un patrimonio inestimabile di esperienze che ne fanno anno dopo anno uno scrigno d’arte di assoluto livello. Il recente riallestimento della COLLEZIONE ha voluto scardinare il tradizionale impianto espositivo cronologico, creando nelle sale un cortocircuito tra opere di diversi artisti e correnti.
Il suggerimento è quello di divertirsi a tracciare i propri collegamenti liberamente, tra una sala e l’altra, tra la prima e l’ultima opera.
Benvenuti quindi nella COLLEZIONE del MAON.
Roberto Principe